Terremoto di magnitudo Md 2.0 del 16-02-1985 ore 07:21:52 (UTC) in zona: 6 km NE Lusevera (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.0 è avvenuto nella zona: 6 km NE Lusevera (UD), il

  • 16-02-1985 07:21:52 (UTC)
  • 16-02-1985 08:21:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3120, 13.3110 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lusevera UD 6 643 643
Resia UD 7 1033 1676
Taipana UD 7 636 2312
Chiusaforte UD 11 672 2984
Resiutta UD 11 309 3293
Montenars UD 12 538 3831
Tarcento UD 13 9012 12843
Nimis UD 13 2740 15583
Venzone UD 13 2117 17700
Gemona del Friuli UD 14 10964 28664
Attimis UD 14 1805 30469
Magnano in Riviera UD 14 2336 32805
Artegna UD 14 2885 35690
Moggio Udinese UD 14 1714 37404
Dogna UD 15 175 37579
Bordano UD 16 754 38333
Faedis UD 18 2945 41278
Treppo Grande UD 18 1708 42986
Amaro UD 18 823 43809
Cassacco UD 18 2938 46747
Buja UD 18 6563 53310
Tricesimo UD 18 7600 60910
Trasaghis UD 18 2227 63137
Reana del Rojale UD 19 4966 68103
Osoppo UD 19 2936 71039

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a N di Udine (99169 abitanti)
64 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
82 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.0
M 2.1
1985-02-16
07:21:52
46.312 13.311 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 1819
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-16 07:21:52 ± 0.111
Latitudine 46.3120 ± 0.0074
Longitudine 13.3110 ± 0.0086
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1819

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1058.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 97
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01060
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1819
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:51

M:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 1819
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:50:03
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1985-02-16T07:22:30.50 10.0 undecidable manual SN 257 0.0106 -0.18 0.2
--.CTI.Z. 1985-02-16T07:22:14.50 10.0 undecidable manual PN 257 0.0106 -0.02 0.7
--.FO1.Z. 1985-02-16T07:22:09.00 10.0 undecidable manual SG 307 0.0041 -0.17 0.4
--.ZOU.Z. 1985-02-16T07:22:05.10 10.0 undecidable manual SG 316 0.0030 -0.11 0.8
--.DRE.Z. 1985-02-16T07:22:03.10 10.0 undecidable manual SG 120 0.0023 0.11 0.9
--.MPR.Z. 1985-02-16T07:22:01.70 10.0 undecidable manual SG 252 0.0020 -0.19 0.5
--.FO1.Z. 1985-02-16T07:22:01.50 10.0 undecidable manual PG 307 0.0041 -0.6 0.2
--.COL.Z. 1985-02-16T07:22:00.20 10.0 undecidable manual SG 165 0.0016 -0.14 0.8
--.ZOU.Z. 1985-02-16T07:22:00.30 10.0 negative manual PG 316 0.0030 0.48 0.9
--.BUA.Z. 1985-02-16T07:21:59.00 10.0 undecidable manual SG 234 0.0014 -0.57 0.1
--.BOO.Z. 1985-02-16T07:21:59.10 10.0 undecidable manual SG 273 0.0013 -0.05 0.9
--.MPR.Z. 1985-02-16T07:21:58.00 10.0 undecidable manual PG 252 0.0020 0.1 1.4
--.DRE.Z. 1985-02-16T07:21:58.70 10.0 undecidable manual PG 120 0.0023 0.17 1.3
--.BAD.Z. 1985-02-16T07:21:57.20 10.0 undecidable manual SG 211 0.0007 -0.37 0.4
--.RBL.Z. 1985-02-16T07:21:57.00 10.0 undecidable manual PG 53 0.0019 -0.63 0.2
--.COL.Z. 1985-02-16T07:21:57.10 10.0 undecidable manual PG 165 0.0016 0.09 2.9
--.BOO.Z. 1985-02-16T07:21:56.50 10.0 positive manual PG 273 0.0013 0.18 2.5
--.BUA.Z. 1985-02-16T07:21:56.40 10.0 undecidable manual PG 234 0.0014 -0.16 1.3
--.BAD.Z. 1985-02-16T07:21:55.60 10.0 positive manual PG 211 0.0007 0.19 2.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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