Terremoto di magnitudo Md 2.0 del 10-02-1985 ore 04:34:08 (UTC) in zona: 3 km SW Verzegnis (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.0 è avvenuto nella zona: 3 km SW Verzegnis (UD), il

  • 10-02-1985 04:34:08 (UTC)
  • 10-02-1985 05:34:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3730, 12.9630 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Verzegnis UD 3 863 863
Tolmezzo UD 6 10440 11303
Villa Santina UD 6 2233 13536
Cavazzo Carnico UD 6 1052 14588
Lauco UD 6 729 15317
Enemonzo UD 8 1319 16636
Preone UD 8 246 16882
Raveo UD 10 458 17340
Amaro UD 10 823 18163
Zuglio UD 11 595 18758
Socchieve UD 11 908 19666
Arta Terme UD 12 2171 21837
Bordano UD 13 754 22591
Trasaghis UD 13 2227 24818
Ampezzo UD 14 1006 25824
Venzone UD 14 2117 27941
Ovaro UD 15 1922 29863
Tramonti di Sopra PN 15 321 30184
Vito d'Asio PN 15 769 30953
Sutrio UD 16 1332 32285
Osoppo UD 16 2936 35221
Tramonti di Sotto PN 16 387 35608
Clauzetto PN 16 380 35988
Forgaria nel Friuli UD 17 1786 37774
Gemona del Friuli UD 17 10964 48738
Comeglians UD 17 516 49254
Ravascletto UD 17 536 49790
Cercivento UD 17 679 50469
Paluzza UD 18 2217 52686
Moggio Udinese UD 18 1714 54400
Treppo Carnico UD 19 618 55018
Castelnovo del Friuli PN 20 880 55898
Resiutta UD 20 309 56207

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
52 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
96 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.0
M 2.1
1985-02-10
04:34:08
46.373 12.963 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 1449
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-10 04:34:08 ± 0.107
Latitudine 46.3730 ± 0.0062
Longitudine 12.9630 ± 0.0133
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1449

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1229.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 158
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00453
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:33

M:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 1449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:39:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
--.DRE.Z. 1985-02-10T04:34:26.20 10.0 undecidable manual SG 112 0.0045 -0.23 0.3
--.UDI.Z. 1985-02-10T04:34:22.30 10.0 undecidable manual SG 148 0.0032 0.67 0
--.COL.Z. 1985-02-10T04:34:22.20 10.0 undecidable manual SG 129 0.0033 0.17 0.4
--.FO1.Z. 1985-02-10T04:34:18.00 10.0 undecidable manual SG 330 0.0023 -0.21 0.4
--.DRE.Z. 1985-02-10T04:34:18.10 10.0 undecidable manual PG 112 0.0045 -0.58 0.1
--.BAD.Z. 1985-02-10T04:34:17.40 10.0 undecidable manual SG 125 0.0021 -0.23 0.6
--.UDI.Z. 1985-02-10T04:34:16.10 10.0 undecidable manual PG 148 0.0032 0.19 0.9
--.COL.Z. 1985-02-10T04:34:16.30 10.0 undecidable manual PG 129 0.0033 0.16 1
--.BUA.Z. 1985-02-10T04:34:16.30 10.0 undecidable manual SG 144 0.0017 0.16 0.7
--.ZOU.Z. 1985-02-10T04:34:16.50 10.0 undecidable manual SG 2 0.0016 0.54 0.1
--.MPR.Z. 1985-02-10T04:34:14.30 10.0 undecidable manual SG 172 0.0011 0.09 0.8
--.BOO.Z. 1985-02-10T04:34:13.40 10.0 undecidable manual SG 119 0.0010 -0.07 0.8
--.BAD.Z. 1985-02-10T04:34:13.50 10.0 negative manual PG 125 0.0021 -0.1 2.6
--.FO1.Z. 1985-02-10T04:34:13.50 10.0 undecidable manual PG 330 0.0023 -0.44 0.3
--.BUA.Z. 1985-02-10T04:34:12.70 10.0 undecidable manual PG 144 0.0017 -0.04 1.4
--.ZOU.Z. 1985-02-10T04:34:12.80 10.0 negative manual PG 2 0.0016 0.16 2.3
--.BOO.Z. 1985-02-10T04:34:11.30 10.0 positive manual PG 119 0.0010 0.1 2.6
--.MPR.Z. 1985-02-10T04:34:11.60 10.0 positive manual PG 172 0.0011 -0.03 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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