Terremoto di magnitudo ML 1.3 del 30-03-2023 ore 16:46:38 (UTC) in zona: 2 km SE Lecce nei Marsi (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 1.3 è avvenuto nella zona: 2 km SE Lecce nei Marsi (AQ), il

  • 30-03-2023 16:46:38 (UTC)
  • 30-03-2023 18:46:38 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9140, 13.6970 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lecce nei Marsi AQ 2 1702 1702
Gioia dei Marsi AQ 5 1989 3691
Bisegna AQ 5 223 3914
Ortucchio AQ 6 1860 5774
Villavallelonga AQ 8 919 6693
Ortona dei Marsi AQ 10 542 7235
Collelongo AQ 10 1233 8468
Villalago AQ 12 568 9036
San Benedetto dei Marsi AQ 12 3909 12945
Anversa degli Abruzzi AQ 13 341 13286
Pescina AQ 13 4133 17419
Pescasseroli AQ 14 2203 19622
Trasacco AQ 14 6246 25868
Cocullo AQ 15 230 26098
Scanno AQ 15 1847 27945
Balsorano AQ 16 3569 31514
San Vincenzo Valle Roveto AQ 17 2347 33861
Collarmele AQ 17 894 34755
Bugnara AQ 18 1125 35880
Pescosolido FR 19 1555 37435
Opi AQ 19 420 37855
Cerchio AQ 19 1635 39490
Civita d'Antino AQ 19 979 40469
Campoli Appennino FR 20 1725 42194
Goriano Sicoli AQ 20 569 42763
Luco dei Marsi AQ 20 6079 48842
Prezza AQ 20 945 49787
Introdacqua AQ 20 2126 51913

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
62 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
75 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
75 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
77 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
80 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
81 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
82 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
83 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
94 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.3 2023-03-30
16:46:38
41.9143 13.6973 13 2023-03-30
17:03:21
Sala Sismica INGV-Roma 115889081
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-30 16:46:38 ± 0.07
Latitudine 41.9143 ± 0.0036
Longitudine 13.6973 ± 0.0048
Profondità (km) 13 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115889081

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 419
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 102
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 100
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 420.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.13
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.38491
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:1.3

Campo Valore
Valore 1.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115889081
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-30 17:03:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
CR.STON.BHZ. 2023-03-30T16:48:14.76 3.0 undecidable manual Sg 6.01 0
IV.IMOL.HNZ. 2023-03-30T16:48:03.80 3.0 undecidable manual Sg 0.55 0
IV.PIPA.HHZ. 2023-03-30T16:47:39.45 3.0 negative manual Pg 6.15 0
IV.MGR.HHZ. 2023-03-30T16:47:17.58 3.0 undecidable manual Pn -0.23 0
IV.MMO1.EHZ. 2023-03-30T16:47:11.90 3.0 undecidable manual S -6.37 0
IV.SNTG.HHZ. 2023-03-30T16:47:08.47 3.0 undecidable manual P 0.83 0
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-30T16:46:52.51 0.6 undecidable manual S 70 0.3849 93 0.05 48
IV.T0110.HHZ. 2023-03-30T16:46:50.49 0.6 undecidable manual S 11 0.3202 95 -0.08 48
IV.PTQR.HHZ. 2023-03-30T16:46:48.22 0.6 undecidable manual S 296 0.2455 97 -0.14 48
IV.POFI.HHZ. 2023-03-30T16:46:46.77 0.6 undecidable manual S 177 0.1970 101 -0.17 49
IT.OPI.HGE. 2023-03-30T16:46:46.19 0.6 undecidable manual S 144 0.1700 105 0.04 50
IV.INTR.HHZ. 2023-03-30T16:46:46.48 0.6 undecidable manual S 58 0.1826 103 -0.03 50
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-30T16:46:46.65 0.6 negative manual P 70 0.3849 93 0.04 48
IV.T0110.HHZ. 2023-03-30T16:46:45.33 0.6 negative manual P 11 0.3202 95 -0.18 47
IV.PTQR.HHZ. 2023-03-30T16:46:44.92 1.0 undecidable manual P 296 0.2455 97 0.69 21
IV.VVLD.HHZ. 2023-03-30T16:46:43.74 0.6 undecidable manual S 231 0.0710 140 0.08 50
IV.POFI.HHZ. 2023-03-30T16:46:43.26 0.3 positive manual P 177 0.1970 101 -0.16 73
IT.OPI.HGE. 2023-03-30T16:46:43.04 0.1 undecidable manual P 144 0.1700 105 0.08 100
IV.INTR.HHZ. 2023-03-30T16:46:43.27 0.3 negative manual P 58 0.1826 103 0.1 75
IV.VVLD.HHZ. 2023-03-30T16:46:41.56 1.0 undecidable manual P 231 0.0710 140 0.04 26
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.VVLD.HHE. ML:1.4 0.000337 1.62 AML other m 2023-03-30T16:46:43.85
IV.VVLD.HNE. ML:1.5 0.00034599999999999995 0.68 AML other m 2023-03-30T16:46:43.85
IV.VVLD.HHN. ML:1.5 0.000345 1.58 AML other m 2023-03-30T16:46:43.87
IV.VVLD.HNN. ML:1.4 0.000286 1.7 AML other m 2023-03-30T16:46:43.02
IV.POFI.HHE. ML:0.9 0.0000553 0.28 AML other m 2023-03-30T16:46:47.16
IV.INTR.HHN. ML:1.7 0.000326 0.84 AML other m 2023-03-30T16:46:47.25
IV.POFI.HHN. ML:0.9 0.000049850000000000006 0.36 AML other m 2023-03-30T16:46:47.44
IV.INTR.HHE. ML:1.3 0.00014749999999999998 0.7 AML other m 2023-03-30T16:46:47.24
IV.T0110.HHN. ML:1.2 0.00005835 0.42 AML other m 2023-03-30T16:46:50.76
IV.LPEL.HHN. ML:1.2 0.00005665000000000001 0.64 AML other m 2023-03-30T16:46:53.32
IV.T0110.HHE. ML:1.3 0.00007005 1.48 AML other m 2023-03-30T16:46:54.80
IV.LPEL.HHE. ML:1.3 0.0000649 0.12 AML other m 2023-03-30T16:46:54.94
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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