Terremoto di magnitudo ML 1.6 del 29-03-2023 ore 01:02:37 (UTC) in zona: 1 km S Pignataro Interamna (FR)

Un terremoto di magnitudo ML 1.6 è avvenuto nella zona: 1 km S Pignataro Interamna (FR), il

  • 29-03-2023 01:02:37 (UTC)
  • 29-03-2023 03:02:37 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4270, 13.7940 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pignataro Interamna FR 1 2595 2595
San Giorgio a Liri FR 3 3164 5759
Sant'Apollinare FR 4 1919 7678
Castelnuovo Parano FR 6 883 8561
Vallemaio FR 7 937 9498
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 8 966 10464
Sant'Andrea del Garigliano FR 8 1505 11969
Cassino FR 8 36142 48111
Piedimonte San Germano FR 9 6535 54646
Ausonia FR 9 2619 57265
Coreno Ausonio FR 9 1644 58909
Rocca d'Evandro CE 9 3283 62192
Villa Santa Lucia FR 9 2632 64824
Esperia FR 10 3828 68652
Aquino FR 11 5370 74022
Cervaro FR 11 8109 82131
Pontecorvo FR 11 13242 95373
San Vittore del Lazio FR 13 2636 98009
San Pietro Infine CE 14 944 98953
Sant'Elia Fiumerapido FR 14 6166 105119
Castrocielo FR 14 3965 109084
Terelle FR 14 422 109506
Castelforte LT 14 4386 113892
Santi Cosma e Damiano LT 14 6897 120789
Spigno Saturnia LT 14 2961 123750
Colle San Magno FR 16 699 124449
Mignano Monte Lungo CE 16 3250 127699
Galluccio CE 17 2154 129853
Belmonte Castello FR 17 739 130592
Vallerotonda FR 17 1581 132173
Roccasecca FR 17 7365 139538
Viticuso FR 18 353 139891
Acquafondata FR 19 263 140154
Minturno LT 19 19783 159937
Conca Casale IS 19 200 160137
Conca della Campania CE 20 1239 161376
Pico FR 20 2888 164264

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
60 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
61 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
65 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
67 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
69 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
71 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
71 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
72 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
74 Km a E di Latina (125985 abitanti)
76 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
82 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
83 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
86 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
89 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
89 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
97 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
97 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
97 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
100 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.6 2023-03-29
01:02:37
41.4272 13.7942 8 2023-03-29
01:23:46
Sala Sismica INGV-Roma 115835801
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-29 01:02:37 ± 0.26
Latitudine 41.4272 ± 0.0162
Longitudine 13.7942 ± 0.0120
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115835801

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1558
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 970
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 359
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1560.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 164
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.43
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.36782
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115835801
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-29 01:23:46
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.POFI.HNZ. 2023-03-29T01:02:49.79 0.3 undecidable manual S 348 0.2968 103 0.49 66
IV.LRP.EHE. 2023-03-29T01:02:47.88 0.3 undecidable manual S 325 0.2689 105 -0.39 68
IV.CERA.HHZ. 2023-03-29T01:02:47.64 0.3 undecidable manual S 44 0.2392 106 0.48 67
IV.LIK.EHE.01 2023-03-29T01:02:45.92 0.1 undecidable manual S 292 0.1898 110 0.55 87
IV.PIGN.HHZ. 2023-03-29T01:02:45.90 0.1 undecidable manual P 128 0.3678 50 0.2 92
IV.POFI.HNZ. 2023-03-29T01:02:44.31 0.1 undecidable manual P 348 0.2968 103 -0.03 97
IV.LRP.EHE. 2023-03-29T01:02:43.01 0.1 undecidable manual P 325 0.2689 105 -0.74 80
IV.CERA.HHZ. 2023-03-29T01:02:42.75 0.3 undecidable manual P 44 0.2392 106 -0.35 68
IV.LIK.EHE.01 2023-03-29T01:02:42.14 0.3 undecidable manual P 292 0.1898 110 0.07 73
IV.MCI.EHZ. 2023-03-29T01:02:41.33 0.1 undecidable manual S 12 0.0657 137 0.08 100
IV.VVLD.HHZ. 2023-03-29T01:02:41.58 3.0 negative manual P 0 0
IV.MCI.EHZ. 2023-03-29T01:02:39.36 0.1 negative manual P 12 0.0657 137 -0.33 95
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MCI.EHE. ML:2.5 0.0061821885000000005 0.22 AML other m 2023-03-29T01:02:41.70
IV.MCI.EHN. ML:2.5 0.005947072 0.2 AML other m 2023-03-29T01:02:41.64
IV.CERA.HHN. ML:1.5 0.00016412045 0.34 AML other m 2023-03-29T01:02:49.84
IV.CERA.HHE. ML:1.4 0.000146 1.68 AML other m 2023-03-29T01:02:50.08
IV.CERA.HNE. ML:1.4 0.00014233295 0.32 AML other m 2023-03-29T01:02:50.09
IV.CERA.HNN. ML:1.4 0.000155261385 0.34 AML other m 2023-03-29T01:02:49.85
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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