Terremoto di magnitudo ML 0.4 del 22-03-2023 ore 10:09:44 (UTC) in zona: 4 km SW Serrapetrona (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 0.4 è avvenuto nella zona: 4 km SW Serrapetrona (MC), il

  • 22-03-2023 10:09:44 (UTC)
  • 22-03-2023 11:09:44 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1430, 13.1650 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Serrapetrona MC 4 966 966
Caldarola MC 5 1823 2789
Belforte del Chienti MC 7 1886 4675
Camerino MC 8 6974 11649
Camporotondo di Fiastrone MC 8 563 12212
Cessapalombo MC 9 512 12724
San Severino Marche MC 10 12726 25450
Pievebovigliana MC 11 866 26316
Castelraimondo MC 12 4587 30903
Fiastra MC 12 559 31462
Muccia MC 12 915 32377
Tolentino MC 12 20069 52446
Acquacanina MC 13 121 52567
San Ginesio MC 13 3498 56065
Fiordimonte MC 13 202 56267
Gagliole MC 13 620 56887
Pieve Torina MC 14 1458 58345
Pioraco MC 15 1134 59479
Colmurano MC 16 1263 60742
Sarnano MC 16 3264 64006
Gualdo MC 16 815 64821
Ripe San Ginesio MC 17 852 65673
Bolognola MC 17 142 65815
Sefro MC 17 422 66237
Matelica MC 18 9981 76218
Urbisaglia MC 18 2628 78846
Serravalle di Chienti MC 19 1070 79916
Sant'Angelo in Pontano MC 19 1436 81352
Fiuminata MC 20 1402 82754

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
60 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
63 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
69 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
77 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
79 Km a S di Fano (60888 abitanti)
88 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
90 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.4 2023-03-22
10:09:44
43.143 13.165 6 2023-03-22
10:34:23
Sala Sismica INGV-Roma 115623381
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-22 10:09:44 ± 0.29
Latitudine 43.1430 ± 0.0054
Longitudine 13.1650 ± 0.0123
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115623381

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 820
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 557
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 107
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 820.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.29
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.02158
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.23472
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:0.4

Campo Valore
Valore 0.4
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115623381
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-22 10:34:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.CESI.HHZ. 2023-03-22T10:09:53.72 0.3 undecidable manual S 234 0.2347 104 0.22 71
IV.EL6.EHZ. 2023-03-22T10:09:52.39 0.1 undecidable manual S 346 0.1916 107 0.5 90
IV.FDMO.HHZ. 2023-03-22T10:09:49.27 0.1 undecidable manual S 208 0.1205 115 -0.06 100
IV.CESI.HHZ. 2023-03-22T10:09:49.34 0.6 undecidable manual P 234 0.2347 104 -0.22 47
IV.MML1.EHZ. 2023-03-22T10:09:49.97 0.3 undecidable manual S 258 0.1439 112 -0.19 73
IV.EL6.EHZ. 2023-03-22T10:09:48.31 0.1 undecidable manual P 346 0.1916 107 -0.33 93
IV.CSP1.EHZ. 2023-03-22T10:09:47.93 0.3 undecidable manual S 150 0.0585 134 0.58 67
IV.FDMO.HHZ. 2023-03-22T10:09:47.03 0.3 undecidable manual P 208 0.1205 115 -0.12 74
IV.MML1.EHZ. 2023-03-22T10:09:47.84 0.1 undecidable manual P 258 0.1439 112 0.21 97
IV.PF6.EHZ. 2023-03-22T10:09:46.37 0.1 undecidable manual S 104 0.0216 159 -0.17 100
IV.CSP1.EHZ. 2023-03-22T10:09:46.03 0.3 undecidable manual P 150 0.0585 134 0.02 76
IV.PF6.EHZ. 2023-03-22T10:09:45.38 0.1 undecidable manual P 104 0.0216 159 -0.17 100
IV.MDAR.HNZ. 2023-03-22T10:09:45.74 0.1 undecidable manual P 342 0.0522 138 -0.17 99
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CSP1.EHE. ML:0.0 0.000208 0.26 AML other m 2023-03-22T10:09:48.58
IV.CSP1.EHN. ML:0.0 0.00028450000000000003 0.88 AML other m 2023-03-22T10:09:49.52
IV.FDMO.HHN. ML:0.3 0.000024 0.42 AML other m 2023-03-22T10:09:50.55
IV.FDMO.HHE. ML:0.4 0.000030550000000000004 0.42 AML other m 2023-03-22T10:09:51.43
IV.MML1.EHE. ML:0.2 0.000013456345 0.2368 AML other m 2023-03-22T10:09:50.56
IV.MML1.EHN. ML:0.4 0.000024808905 0.1984 AML other m 2023-03-22T10:09:52.83
IV.EL6.EHE. ML:0.9 0.000063672755 0.3392 AML other m 2023-03-22T10:09:52.70
IV.CESI.HHE. ML:0.4 0.000014505514 0.2432 AML other m 2023-03-22T10:09:55.04
IV.CESI.HHN. ML:0.6 0.000024045105 0.1984 AML other m 2023-03-22T10:09:53.86
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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