Terremoto di magnitudo ML 0.3 del 15-02-2023 ore 16:01:21 (UTC) in zona: 2 km W Serra San Quirico (AN)

Un terremoto di magnitudo ML 0.3 è avvenuto nella zona: 2 km W Serra San Quirico (AN), il

  • 15-02-2023 16:01:21 (UTC)
  • 15-02-2023 17:01:21 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.4440, 12.9970 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Serra San Quirico AN 2 2850 2850
Mergo AN 5 1037 3887
Genga AN 5 1797 5684
Rosora AN 7 1985 7669
Arcevia AN 8 4612 12281
Castelplanio AN 9 3540 15821
Cupramontana AN 10 4756 20577
Poggio San Vicino MC 10 246 20823
Poggio San Marcello AN 10 693 21516
Maiolati Spontini AN 11 6248 27764
Montecarotto AN 11 1987 29751
Sassoferrato AN 11 7285 37036
Serra de' Conti AN 12 3746 40782
Monte Roberto AN 12 3061 43843
Apiro MC 12 2280 46123
Castelbellino AN 13 4947 51070
Cerreto d'Esi AN 14 3817 54887
Fabriano AN 14 31480 86367
San Paolo di Jesi AN 14 933 87300
Staffolo AN 15 2253 89553
Barbara AN 16 1368 90921
Castelleone di Suasa AN 18 1676 92597
San Lorenzo in Campo PU 18 3414 96011
Pergola PU 19 6333 102344
Ostra Vetere AN 19 3311 105655
Serra Sant'Abbondio PU 19 1027 106682
Cingoli MC 19 10352 117034

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a S di Fano (60888 abitanti)
46 Km a W di Ancona (100861 abitanti)
52 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
59 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
62 Km a NE di Perugia (166134 abitanti)
77 Km a SE di Rimini (147750 abitanti)
90 Km a E di Arezzo (99543 abitanti)
98 Km a SE di Cesena (96758 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.3 2023-02-15
16:01:21
43.444 12.9968 5 2023-02-15
16:27:36
Sala Sismica INGV-Roma 114458741
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-02-15 16:01:21 ± 0.14
Latitudine 43.4440 ± 0.0099
Longitudine 12.9968 ± 0.0111
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114458741

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1310
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 630
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 38
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1310.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 152
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.31
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00180
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.34714
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:0.3

Campo Valore
Valore 0.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114458741
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-02-15 16:27:36
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.PIEI.HHZ. 2023-02-15T16:01:35.22 0.6 undecidable manual S 285 0.3471 97 -0.09 67
IV.MPAG.EHZ. 2023-02-15T16:01:32.37 1.0 undecidable manual S 317 0.2527 100 0.66 29
IV.ATSC.EHZ. 2023-02-15T16:01:31.04 0.6 undecidable manual S 265 0.2257 101 0.33 65
IV.PIEI.HHZ. 2023-02-15T16:01:29.40 0.6 undecidable manual P 285 0.3471 97 -0.22 65
IV.EL6.EHZ. 2023-02-15T16:01:27.90 0.6 undecidable manual S 146 0.1376 108 0.49 64
IV.MPAG.EHZ. 2023-02-15T16:01:27.39 0.6 undecidable manual P 317 0.2527 100 -0.15 67
IV.ATSC.EHZ. 2023-02-15T16:01:26.69 0.6 undecidable manual P 265 0.2257 101 -0.27 66
IV.SNTG.HHZ. 2023-02-15T16:01:26.18 0.6 undecidable manual P 192 0.1934 103 -0.06 69
IV.CING.HHZ. 2023-02-15T16:01:26.29 0.6 undecidable manual P 115 0.1592 106 0.77 57
IV.SSFR.HHZ. 2023-02-15T16:01:25.83 0.6 undecidable manual P 267 0.1556 106 0.39 65
IV.ARVD.HHZ. 2023-02-15T16:01:25.46 0.6 undecidable manual S 323 0.0674 124 0.51 64
IV.EL6.EHZ. 2023-02-15T16:01:24.85 0.6 undecidable manual P 146 0.1376 108 -0.2 68
IV.ARVD.HHZ. 2023-02-15T16:01:23.50 0.6 undecidable manual P 323 0.0674 124 -0.13 70
IV.MMUR.HNZ. 2023-02-15T16:01:23.14 0.3 undecidable manual S 170 0.0018 177 -0.43 100
IV.MMUR.HNZ. 2023-02-15T16:01:22.22 0.3 undecidable manual P 170 0.0018 177 -0.61 94
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SSFR.HHE. ML:0.5 0.0000302 0.52 AML other m 2023-02-15T16:01:30.40
IV.SSFR.HHN. ML:0.6 0.00003675 0.16 AML other m 2023-02-15T16:01:30.72
IV.SNTG.HHE. ML:0.1 0.0000101739895 0.1536 AML other m 2023-02-15T16:01:30.55
IV.SNTG.HHN. ML:0.3 0.000014033796500000001 0.2688 AML other m 2023-02-15T16:01:30.99
IV.PIEI.HHE. ML:0.1 0.00000641296375 0.0768 AML other m 2023-02-15T16:01:36.97
IV.PIEI.HHN. ML:0.1 0.000004334126000000001 0.3712 AML other m 2023-02-15T16:01:39.48
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download