Terremoto di magnitudo ML 1.4 del 22-01-2023 ore 12:33:20 (UTC) in zona: 9 km NW Colonna (RM)

Un terremoto di magnitudo ML 1.4 è avvenuto nella zona: 9 km NW Colonna (RM), il

  • 22-01-2023 12:33:20 (UTC)
  • 22-01-2023 13:33:20 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9080, 12.7140 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colonna RM 9 4287 4287
Tivoli RM 10 56533 60820
Gallicano nel Lazio RM 10 6334 67154
Monte Porzio Catone RM 10 8693 75847
Guidonia Montecelio RM 11 88673 164520
Monte Compatri RM 11 11978 176498
Frascati RM 12 22087 198585
San Cesareo RM 12 15153 213738
Zagarolo RM 12 17843 231581
Fonte Nuova RM 13 32562 264143
Rocca Priora RM 13 11962 276105
San Gregorio da Sassola RM 13 1619 277724
Grottaferrata RM 14 20327 298051
Sant'Angelo Romano RM 14 5018 303069
Casape RM 14 744 303813
Ciampino RM 15 38412 342225
Castel Madama RM 15 7399 349624
Marcellina RM 15 7280 356904
Poli RM 15 2418 359322
Mentana RM 16 22921 382243
San Polo dei Cavalieri RM 16 2992 385235
Marino RM 16 43026 428261
Rocca di Papa RM 16 17034 445295
Palestrina RM 16 21672 466967
Castel San Pietro Romano RM 17 902 467869
Monterotondo RM 18 40830 508699
Palombara Sabina RM 18 13269 521968
Castel Gandolfo RM 19 8997 530965
Roma RM 19 2864731 3395696
Vicovaro RM 19 4019 3399715
Labico RM 20 6379 3406094
Ciciliano RM 20 1336 3407430

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a SW di Tivoli (56533 abitanti)
11 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
19 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
25 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
32 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
35 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
42 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
51 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
52 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
73 Km a S di Terni (111501 abitanti)
75 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
76 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
79 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.4 2023-01-22
12:33:20
41.9075 12.7135 12 2023-01-22
12:43:15
Sala Sismica INGV-Roma 113731871
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-22 12:33:20 ± 0.13
Latitudine 41.9075 ± 0.0063
Longitudine 12.7135 ± 0.0109
Profondità (km) 12 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113731871

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 949
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 389
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 296
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 950.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.25
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.46855
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113731871
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-22 12:43:15
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
1J.FX12.HHZ.00 2023-01-22T12:35:11.75 3.0 undecidable manual Sn 0.07 0
IV.ROVR.HNZ. 2023-01-22T12:34:57.14 3.0 undecidable manual Sn -4.62 0
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-22T12:34:53.72 3.0 undecidable manual Sn 2.05 0
OT.TAR1.HHZ. 2023-01-22T12:34:41.63 3.0 undecidable manual Sn -2.85 0
GU.CANO.HHZ. 2023-01-22T12:34:34.75 3.0 undecidable manual Pg 15.03 0
IV.IMOL.HNZ. 2023-01-22T12:34:30.01 3.0 undecidable manual Sn 1.37 0
1J.FX14.HHZ.00 2023-01-22T12:34:24.66 3.0 undecidable manual Pn 2.74 0
IV.RIBO.EHZ.01 2023-01-22T12:34:18.24 3.0 undecidable manual Sg 3.75 0
IV.ATVO.HHZ. 2023-01-22T12:34:04.33 3.0 undecidable manual Sn 2.16 0
IV.GUMA.HHZ. 2023-01-22T12:33:46.02 3.0 undecidable manual S -1.14 0
IV.FRON.EHZ. 2023-01-22T12:33:43.59 3.0 undecidable manual P 3.42 0
IV.FIAM.HHN. 2023-01-22T12:33:29.81 0.3 undecidable manual P 40 0.4685 91 -0.11 90
IV.CERT.HHZ. 2023-01-22T12:33:28.64 0.3 undecidable manual S 78 0.2041 92 -0.34 90
IV.RDP.HHZ. 2023-01-22T12:33:27.23 0.3 undecidable manual S 181 0.1466 96 -0.07 97
IV.MTCE.HHZ. 2023-01-22T12:33:26.35 0.3 undecidable manual S 10 0.1169 108 -0.09 97
IV.CERT.HHZ. 2023-01-22T12:33:25.91 0.3 undecidable manual P 78 0.2041 92 0.52 89
IV.RMP.HHZ. 2023-01-22T12:33:25.84 0.3 undecidable manual S 184 0.0953 119 -0.02 100
IV.LPEL.HHZ. 2023-01-22T12:33:24.61 3.0 undecidable manual P 2.04 0
IV.MTCE.HHZ. 2023-01-22T12:33:24.02 0.3 undecidable manual P 10 0.1169 108 0.1 99
IV.RDP.HHZ. 2023-01-22T12:33:24.57 0.3 undecidable manual P 181 0.1466 96 0.15 97
IV.SAMA.EHN. 2023-01-22T12:33:24.31 0.3 undecidable manual P 215 0.1556 95 -0.26 93
IV.RMP.HHZ. 2023-01-22T12:33:23.76 0.3 undecidable manual P 184 0.0953 119 0.18 97
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.RMP.HHN. ML:1.9 0.0009696507999999999 0.1152 AML other m 2023-01-22T12:33:26.64
IV.RMP.HHE. ML:1.8 0.00076301175 0.3008 AML other m 2023-01-22T12:33:26.18
IV.MTCE.HHE. ML:1.0 0.00010310173 0.3392 AML other m 2023-01-22T12:33:26.74
IV.MTCE.HHN. ML:0.7 0.000047838975 0.16 AML other m 2023-01-22T12:33:27.27
IV.RDP.HHE. ML:1.8 0.00047793795 0.2624 AML other m 2023-01-22T12:33:27.97
IV.RDP.HHN. ML:1.8 0.0005325597 0.2176 AML other m 2023-01-22T12:33:28.40
IV.CERT.HHN. ML:1.0 0.000065637297 0.16 AML other m 2023-01-22T12:33:29.86
IV.CERT.HHE. ML:0.8 0.00003818068 0.2368 AML other m 2023-01-22T12:33:30.06
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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