Terremoto di magnitudo ML 1.8 del 22-01-2023 ore 01:50:18 (UTC) in zona: 8 km NW Colonna (RM)

Un terremoto di magnitudo ML 1.8 è avvenuto nella zona: 8 km NW Colonna (RM), il

  • 22-01-2023 01:50:18 (UTC)
  • 22-01-2023 02:50:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9040, 12.7190 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colonna RM 8 4287 4287
Gallicano nel Lazio RM 9 6334 10621
Tivoli RM 10 56533 67154
Monte Porzio Catone RM 10 8693 75847
Monte Compatri RM 11 11978 87825
Guidonia Montecelio RM 11 88673 176498
Frascati RM 11 22087 198585
San Cesareo RM 11 15153 213738
Zagarolo RM 12 17843 231581
Rocca Priora RM 13 11962 243543
San Gregorio da Sassola RM 13 1619 245162
Fonte Nuova RM 13 32562 277724
Grottaferrata RM 13 20327 298051
Casape RM 14 744 298795
Poli RM 15 2418 301213
Sant'Angelo Romano RM 15 5018 306231
Ciampino RM 15 38412 344643
Castel Madama RM 15 7399 352042
Marcellina RM 15 7280 359322
Marino RM 16 43026 402348
Rocca di Papa RM 16 17034 419382
San Polo dei Cavalieri RM 16 2992 422374
Palestrina RM 16 21672 444046
Castel San Pietro Romano RM 16 902 444948
Mentana RM 16 22921 467869
Castel Gandolfo RM 18 8997 476866
Monterotondo RM 19 40830 517696
Palombara Sabina RM 19 13269 530965
Vicovaro RM 19 4019 534984
Labico RM 19 6379 541363
Roma RM 19 2864731 3406094
Ciciliano RM 20 1336 3407430
Capranica Prenestina RM 20 351 3407781
Albano Laziale RM 20 41715 3449496
Rocca di Cave RM 20 377 3449873

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a SW di Tivoli (56533 abitanti)
11 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
19 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
25 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
32 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
35 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
42 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
51 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
51 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
73 Km a S di Terni (111501 abitanti)
75 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
76 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
79 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.8 2023-01-22
01:50:18
41.9038 12.7187 11 2023-01-22
01:58:59
Sala Sismica INGV-Roma 113722511
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-22 01:50:18 ± 0.09
Latitudine 41.9038 ± 0.0054
Longitudine 12.7187 ± 0.0109
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113722511

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 890
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 547
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 249
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 890.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.69608
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113722511
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-22 01:58:59
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.ATMI.HHZ. 2023-01-22T01:50:45.95 3.0 negative manual P 3.63 0
IV.LRP.EHZ. 2023-01-22T01:50:42.10 0.6 undecidable manual S 111 0.6961 50 0.53 41
IV.ARRO.EHZ. 2023-01-22T01:50:41.34 0.1 undecidable manual S 3 0.6763 50 0.36 86
IV.FIAM.HHZ. 2023-01-22T01:50:34.90 0.6 undecidable manual S 39 0.4685 50 0.05 48
IV.GUAR.HHZ. 2023-01-22T01:50:33.91 0.6 undecidable manual S 104 0.4551 50 -0.53 43
IV.LRP.EHZ. 2023-01-22T01:50:31.82 0.6 undecidable manual P 111 0.6961 50 0.02 46
IV.ARRO.EHZ. 2023-01-22T01:50:31.50 0.3 undecidable manual P 3 0.6763 50 0.04 69
IV.SRES.HHZ. 2023-01-22T01:50:31.81 0.3 undecidable manual S 335 0.3669 50 -0.02 73
IV.FIAM.HHZ. 2023-01-22T01:50:27.71 0.3 undecidable manual P 39 0.4685 50 -0.21 69
IV.CERT.HHZ. 2023-01-22T01:50:27.04 0.3 undecidable manual S 77 0.2005 50 0.14 74
IV.GUAR.HHZ. 2023-01-22T01:50:26.85 0.1 undecidable manual P 104 0.4551 50 -0.84 76
IV.SRES.HHZ. 2023-01-22T01:50:25.82 0.3 undecidable manual P 335 0.3669 50 -0.36 68
IV.RDP.HHZ. 2023-01-22T01:50:25.26 0.3 undecidable manual S 182 0.1430 124 0.11 75
IV.MTCE.HHZ. 2023-01-22T01:50:24.23 0.3 undecidable manual S 8 0.1205 129 -0.2 74
IV.CERT.HHZ. 2023-01-22T01:50:23.89 0.3 undecidable manual P 77 0.2005 50 0.56 67
IV.RMP.HHZ. 2023-01-22T01:50:23.51 0.3 undecidable manual S 186 0.0926 137 -0.14 76
IV.SAMA.EHZ. 2023-01-22T01:50:22.42 0.1 positive manual P 217 0.1547 122 -0.12 100
IV.RDP.HHZ. 2023-01-22T01:50:22.51 0.3 undecidable manual P 182 0.1430 124 0.19 74
IV.MTCE.HHZ. 2023-01-22T01:50:22.02 0.3 undecidable manual P 8 0.1205 129 0.11 76
IV.RMP.HHZ. 2023-01-22T01:50:21.73 0.1 undecidable manual P 186 0.0926 137 0.28 98
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.RMP.HHN. ML:2.1 0.001665 0.32 AML other m 2023-01-22T01:50:24.08
IV.RMP.HHE. ML:2.2 0.001985 0.54 AML other m 2023-01-22T01:50:24.57
IV.MTCE.HHE. ML:1.6 0.00039249999999999995 0.32 AML other m 2023-01-22T01:50:24.76
IV.MTCE.HHN. ML:1.4 0.000266 0.26 AML other m 2023-01-22T01:50:25.30
IV.RDP.HHE. ML:2.0 0.0009845000000000001 0.64 AML other m 2023-01-22T01:50:25.64
IV.RDP.HHN. ML:2.0 0.0009155 0.78 AML other m 2023-01-22T01:50:26.41
IV.CERT.HHN. ML:1.4 0.000148 0.18 AML other m 2023-01-22T01:50:28.57
IV.CERT.HHE. ML:1.1 0.00008325 1.04 AML other m 2023-01-22T01:50:29.14
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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