Terremoto di magnitudo ML 1.7 del 19-01-2023 ore 00:41:43 (UTC) in zona: 2 km E Guidonia Montecelio (RM)

Un terremoto di magnitudo ML 1.7 è avvenuto nella zona: 2 km E Guidonia Montecelio (RM), il

  • 19-01-2023 00:41:43 (UTC)
  • 19-01-2023 01:41:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0030, 12.7560 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Guidonia Montecelio RM 2 88673 88673
Marcellina RM 5 7280 95953
Sant'Angelo Romano RM 5 5018 100971
Tivoli RM 6 56533 157504
San Polo dei Cavalieri RM 7 2992 160496
Palombara Sabina RM 7 13269 173765
Castel Madama RM 10 7399 181164
Mentana RM 10 22921 204085
Vicovaro RM 11 4019 208104
Fonte Nuova RM 11 32562 240666
Monterotondo RM 13 40830 281496
Moricone RM 13 2650 284146
Roccagiovine RM 13 263 284409
San Gregorio da Sassola RM 14 1619 286028
Monteflavio RM 14 1348 287376
Mandela RM 14 917 288293
Licenza RM 15 1011 289304
Montelibretti RM 15 5323 294627
Sambuci RM 15 925 295552
Casape RM 15 744 296296
Montorio Romano RM 16 1984 298280
Gallicano nel Lazio RM 16 6334 304614
Ciciliano RM 16 1336 305950
Saracinesco RM 16 185 306135
Percile RM 16 255 306390
Poli RM 17 2418 308808
Nerola RM 18 1926 310734
Cineto Romano RM 18 601 311335
Colonna RM 19 4287 315622
Zagarolo RM 19 17843 333465
Anticoli Corrado RM 19 915 334380
Scandriglia RI 20 3108 337488
Cerreto Laziale RM 20 1118 338606
Pisoniano RM 20 770 339376
Roviano RM 20 1351 340727

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
2 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
6 Km a NW di Tivoli (56533 abitanti)
26 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
35 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
43 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
46 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
50 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
61 Km a N di Latina (125985 abitanti)
63 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
63 Km a S di Terni (111501 abitanti)
66 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
71 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
80 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.7 2023-01-19
00:41:43
42.0033 12.7565 8 2023-01-19
00:56:37
Sala Sismica INGV-Roma 113670111
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-19 00:41:43 ± 0.12
Latitudine 42.0033 ± 0.0054
Longitudine 12.7565 ± 0.0097
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113670111

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 633
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 593
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 39
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 630.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 117
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.31
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.57916
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113670111
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-19 00:56:37
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
CH.DIX.HHZ. 2023-01-19T00:43:25.11 3.0 undecidable manual Sn 0.44 0
IV.MCEL.HHZ. 2023-01-19T00:43:11.63 3.0 undecidable manual Sn 2.13 0
OX.MPRI.HHZ. 2023-01-19T00:43:08.81 3.0 undecidable manual Sg 6.29 0
IV.ROVR.HHZ. 2023-01-19T00:42:53.85 3.0 undecidable manual Sg 8.02 0
IV.MCRV.HHZ. 2023-01-19T00:42:19.88 3.0 undecidable manual Pg 4.39 0
OX.MPRI.HHZ. 2023-01-19T00:42:15.74 3.0 undecidable manual Pn -4.93 0
IV.MOCO.HHZ. 2023-01-19T00:42:09.97 3.0 undecidable manual Pn -0.99 0
IV.GIUL.HHZ. 2023-01-19T00:42:03.74 0.1 undecidable manual S 140 0.5792 50 0.33 84
IV.SRES.HHZ. 2023-01-19T00:41:55.37 0.3 undecidable manual S 322 0.2968 104 0.39 66
IV.GIUL.HHZ. 2023-01-19T00:41:54.18 1.0 positive manual P 140 0.5792 50 -0.69 19
IV.PTQR.HHZ. 2023-01-19T00:41:52.93 0.1 undecidable manual P 88 0.4784 50 -0.21 88
IV.RMP.HHZ. 2023-01-19T00:41:51.55 0.1 undecidable manual S 191 0.1952 111 0.29 91
IV.FNVD.HHZ. 2023-01-19T00:41:51.81 3.0 undecidable manual Pn 0.49 0
IV.CERT.HHZ. 2023-01-19T00:41:50.73 0.3 undecidable manual S 108 0.1763 113 0.15 71
IV.LAV9.HHZ. 2023-01-19T00:41:50.32 3.0 undecidable manual P 0
IV.SRES.HHZ. 2023-01-19T00:41:49.81 0.1 undecidable manual P 322 0.2968 104 -0.19 92
IV.SAMA.EHZ. 2023-01-19T00:41:49.52 0.1 undecidable manual P 209 0.2536 107 0.43 88
IV.ROM9.HNN. 2023-01-19T00:41:49.22 0.3 undecidable manual P 226 0.2500 107 0.2 69
IV.VIVA.HHZ. 2023-01-19T00:41:48.82 0.3 undecidable manual P 178 0.2536 107 -0.25 68
IV.MA9.HHE. 2023-01-19T00:41:48.20 0.6 undecidable manual P 197 0.2446 107 -0.69 40
IV.RDP.HHN. 2023-01-19T00:41:48.36 0.1 undecidable manual P 188 0.2455 107 -0.55 85
IV.CERT.HHZ. 2023-01-19T00:41:47.70 0.3 positive manual P 108 0.1763 113 0.24 70
IV.RMP.HHZ. 2023-01-19T00:41:47.73 0.1 positive manual P 191 0.1952 111 -0.12 95
IV.MTCE.HHZ. 2023-01-19T00:41:46.19 0.1 undecidable manual S 331 0.0225 164 -0.05 99
IV.MTCE.HHZ. 2023-01-19T00:41:44.94 0.1 negative manual P 331 0.0225 164 -0.01 100
IV.OSSC.HHZ. 2023-01-19T00:41:40.26 3.0 undecidable manual Pn -2.32 0
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MTCE.HHE. ML:2.3 0.003445 0.68 AML other m 2023-01-19T00:41:46.75
IV.MTCE.HHN. ML:2.5 0.005855000000000001 0.4 AML other m 2023-01-19T00:41:46.88
IV.RMP.HHE. ML:2.3 0.00138 0.34 AML other m 2023-01-19T00:41:52.10
IV.OSSC.HHN. ML:2.3 0.00004875 0.42 AML other m 2023-01-19T00:41:53.26
IV.CERT.HHE. ML:1.2 0.0001395 0.7 AML other m 2023-01-19T00:41:53.80
IV.SRES.HHE. ML:1.4 0.00011499999999999999 0.98 AML other m 2023-01-19T00:41:56.05
IV.SRES.HHN. ML:1.4 0.0001075 1.5 AML other m 2023-01-19T00:41:56.97
IV.CERT.HHN. ML:1.5 0.000237 0.46 AML other m 2023-01-19T00:41:57.40
IV.RMP.HHN. ML:2.6 0.002525 0.36 AML other m 2023-01-19T00:41:57.62
IV.OSSC.HHE. ML:2.4 0.00007645 0.42 AML other m 2023-01-19T00:42:07.58
IV.SMA1.EHN. ML:2.0 0.0001309 0.44 AML other m 2023-01-19T00:42:15.70
IV.SMA1.EHE. ML:2.0 0.00012785000000000002 0.42 AML other m 2023-01-19T00:42:17.39
IV.MCEL.HHN. ML:3.1 0.0001365 0.42 AML other m 2023-01-19T00:43:04.36
IV.MCEL.HHE. ML:3.1 0.000136 0.42 AML other m 2023-01-19T00:43:37.85
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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