Terremoto di magnitudo ML 0.6 del 03-01-2023 ore 23:32:42 (UTC) in zona: 1 km S Lattarico (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 0.6 è avvenuto nella zona: 1 km S Lattarico (CS), il

  • 03-01-2023 23:32:42 (UTC)
  • 04-01-2023 00:32:42 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.4570, 16.1380 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lattarico CS 1 4013 4013
Rota Greca CS 2 1156 5169
San Benedetto Ullano CS 4 1555 6724
San Martino di Finita CS 5 1100 7824
Torano Castello CS 6 4614 12438
Montalto Uffugo CS 6 19669 32107
Cerzeto CS 6 1373 33480
Mongrassano CS 8 1607 35087
Cervicati CS 10 829 35916
Fuscaldo CS 10 8140 44056
San Vincenzo La Costa CS 10 2195 46251
San Marco Argentano CS 11 7424 53675
Guardia Piemontese CS 12 1911 55586
Luzzi CS 13 9396 64982
San Fili CS 13 2719 67701
Paola CS 13 16013 83714
Fagnano Castello CS 14 3885 87599
Bisignano CS 14 10203 97802
Rende CS 14 35338 133140
Rose CS 15 4373 137513
Santa Caterina Albanese CS 16 1222 138735
Marano Marchesato CS 16 3553 142288
Acquappesa CS 16 1907 144195
Castrolibero CS 17 9894 154089
Castiglione Cosentino CS 17 2896 156985
Marano Principato CS 18 3180 160165
Malvito CS 18 1795 161960
Cetraro CS 18 10128 172088
San Lucido CS 18 6047 178135
Roggiano Gravina CS 18 7208 185343
Santa Sofia d'Epiro CS 19 2628 187971
San Pietro in Guarano CS 20 3663 191634

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a NW di Cosenza (67546 abitanti)
56 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
73 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
95 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.6 2023-01-03
23:32:42
39.4567 16.1377 10 2023-01-03
23:41:33
Sala Sismica INGV-Roma 113292151
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-03 23:32:42 ± 0.16
Latitudine 39.4567 ± 0.0243
Longitudine 16.1377 ± 0.0291
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113292151

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 3573
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 477
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 222
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3570.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 139
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.36
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.15828
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.35883
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

ML:0.6

Campo Valore
Valore 0.6
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 16
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113292151
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-03 23:41:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.GRIS.EHZ. 2023-01-03T23:32:55.23 0.6 undecidable manual S 322 0.3588 50 -0.6 43
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-03T23:32:51.04 0.6 undecidable manual S 164 0.2113 112 -0.17 50
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-03T23:32:51.16 0.3 undecidable manual S 137 0.2275 111 -0.62 66
IV.GRIS.EHZ. 2023-01-03T23:32:50.21 0.3 undecidable manual P 322 0.3588 50 0.05 74
IV.CET2.HHZ. 2023-01-03T23:32:49.20 0.1 undecidable manual S 297 0.1583 119 -0.17 100
IV.CELI.HHZ. 2023-01-03T23:32:49.20 0.1 undecidable manual P 101 0.2914 50 0.18 97
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-03T23:32:48.04 0.3 undecidable manual P 137 0.2275 111 0.21 73
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-03T23:32:47.85 0.3 undecidable manual P 164 0.2113 112 0.36 71
IV.CET2.HHZ. 2023-01-03T23:32:46.74 0.1 undecidable manual P 297 0.1583 119 0.31 97
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CET2.HHN. ML:0.7 0.00004255 0.08 AML other m 2023-01-03T23:32:49.42
IV.CET2.HHE. ML:0.5 0.00002655 0.46 AML other m 2023-01-03T23:32:49.93
IV.CAR1.HNE. ML:0.8 0.000043760340000000005 1.5488 AML other m 2023-01-03T23:32:47.66
IV.CAR1.HNN. ML:1.2 0.00008822353499999999 7.168 AML other m 2023-01-03T23:32:53.43
IV.CAR1.HHE. ML:0.5 0.0000203343 0.6656 AML other m 2023-01-03T23:32:51.85
IV.CAR1.HHN. ML:0.4 0.000014668755000000003 0.8832 AML other m 2023-01-03T23:32:50.77
IV.SPS2.HHE. ML:-0.1 0.000007081776 0.3584 AML other m 2023-01-03T23:32:51.77
IV.SPS2.HHN. ML:0.2 0.000008107879 0.3328 AML other m 2023-01-03T23:32:52.04
IV.CELI.HHE. ML:0.0 0.0000065877000000000005 1.28 AML other m 2023-01-03T23:33:00.70
IV.CELI.HHN. ML:0.4 0.0000080037385 1.4976 AML other m 2023-01-03T23:32:49.32
IV.CELI.HNE. ML:0.8 0.000028039149999999997 4.544 AML other m 2023-01-03T23:33:00.72
IV.CELI.HNN. ML:1.0 0.00003969455 1.7152 AML other m 2023-01-03T23:32:56.85
IV.GRIS.HNE. ML:1.6 0.00014189748 6.3232 AML other m 2023-01-03T23:33:06.25
IV.GRIS.HNN. ML:1.8 0.00020693725 1.1264 AML other m 2023-01-03T23:33:00.95
IV.GRIS.EHE. ML:0.8 0.00001800855 2.4576 AML other m 2023-01-03T23:32:51.44
IV.GRIS.EHN. ML:0.5 0.000010541847 0.384 AML other m 2023-01-03T23:32:56.64
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download