Terremoto di magnitudo ML 1.6 del 25-03-2023 ore 13:30:59 (Italia) in zona: 2 km SE Lama Mocogno (MO)

Un terremoto di magnitudo ML 1.6 è avvenuto nella zona: 2 km SE Lama Mocogno (MO), il

  • 25-03-2023 12:30:59 (UTC)
  • 25-03-2023 13:30:59 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2930, 10.7430 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lama Mocogno MO 2 2734 2734
Montecreto MO 5 940 3674
Polinago MO 6 1672 5346
Sestola MO 7 2508 7854
Palagano MO 8 2194 10048
Pavullo nel Frignano MO 9 17383 27431
Riolunato MO 10 712 28143
Fanano MO 10 2989 31132
Montefiorino MO 12 2203 33335
Frassinoro MO 13 1926 35261
Pievepelago MO 14 2222 37483
Fiumalbo MO 15 1280 38763
Serramazzoni MO 15 8282 47045
Montese MO 16 3353 50398
Prignano sulla Secchia MO 17 3747 54145
Toano RE 17 4463 58608
Abetone PT 18 621 59229
Gaggio Montano BO 19 4878 64107
Lizzano in Belvedere BO 19 2212 66319

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
42 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
46 Km a S di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
53 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
53 Km a NE di Lucca (89046 abitanti)
54 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
56 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
56 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
57 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
61 Km a NE di Viareggio (62467 abitanti)
65 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
69 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
70 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
71 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
76 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
78 Km a W di Imola (69797 abitanti)
89 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
91 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
92 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.6 2023-03-25
12:30:59
44.2927 10.7427 11 2023-03-25
12:52:19
Sala Sismica INGV-Roma 115721941
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-25 12:30:59 ± 0.1
Latitudine 44.2927 ± 0.0090
Longitudine 10.7427 ± 0.0088
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115721941

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1026
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 626
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 24
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1030.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.26
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.12501
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.44067
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115721941
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-25 12:52:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
GU.EQUI.HHZ. 2023-03-25T12:31:15.28 0.6 undecidable manual S 254 0.4407 50 0.05 48
GU.MAIM.HHZ. 2023-03-25T12:31:14.02 0.6 undecidable manual S 205 0.4200 50 -0.59 42
GU.POPM.HHZ. 2023-03-25T12:31:10.27 0.6 undecidable manual S 178 0.2473 50 0.76 41
GU.SARM.EHZ. 2023-03-25T12:31:10.03 0.6 undecidable manual S 246 0.2680 50 -0.07 49
MN.VLC.HHZ. 2023-03-25T12:31:10.88 0.6 undecidable manual S 243 0.2878 50 0.19 48
IV.ERBM.EHZ. 2023-03-25T12:31:10.55 0.6 undecidable manual S 298 0.2680 50 0.45 46
IV.BDI.HHZ. 2023-03-25T12:31:09.91 0.6 undecidable manual S 205 0.2527 50 0.26 47
GU.EQUI.HHZ. 2023-03-25T12:31:08.83 0.6 undecidable manual P 254 0.4407 50 0.18 47
GU.MAIM.HHZ. 2023-03-25T12:31:08.57 0.6 undecidable manual P 205 0.4200 50 0.28 46
IV.ZCCA.HHZ. 2023-03-25T12:31:07.39 0.6 undecidable manual S 71 0.1772 50 -0.03 50
MN.VLC.HHZ. 2023-03-25T12:31:06.15 0.6 positive manual P 243 0.2878 50 0.12 49
GU.GSCL.HHZ. 2023-03-25T12:31:06.15 0.6 undecidable manual S 298 0.1250 128 0.38 47
IV.ERBM.EHZ. 2023-03-25T12:31:05.24 0.3 undecidable manual P 298 0.2680 50 -0.45 68
GU.POPM.HHZ. 2023-03-25T12:31:05.14 0.3 undecidable manual P 178 0.2473 50 -0.21 72
IV.BDI.HHZ. 2023-03-25T12:31:05.20 0.1 positive manual P 205 0.2527 50 -0.23 96
GU.SARM.EHZ. 2023-03-25T12:31:05.40 0.3 undecidable manual P 246 0.2680 50 -0.29 70
IV.ZCCA.HHZ. 2023-03-25T12:31:04.32 0.1 negative manual P 71 0.1772 50 0.18 98
GU.GSCL.HHZ. 2023-03-25T12:31:03.03 0.1 positive manual P 298 0.1250 128 -0.16 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
GU.GSCL.HHE. ML:1.5 0.0003196892 0.224 AML other m 2023-03-25T12:31:06.32
GU.GSCL.HHN. ML:1.7 0.000497 0.3 AML other m 2023-03-25T12:31:06.51
IV.ZCCA.HHN. ML:1.6 0.00031800000000000003 1.66 AML other m 2023-03-25T12:31:09.84
IV.ZCCA.HHE. ML:1.8 0.0004185 0.46 AML other m 2023-03-25T12:31:10.34
IV.BDI.HHE. ML:1.9 0.000372 0.12 AML other m 2023-03-25T12:31:10.31
IV.BDI.HNE. ML:1.8 0.0003395 0.14 AML other m 2023-03-25T12:31:10.31
GU.POPM.HHN. ML:1.5 0.000182 0.62 AML other m 2023-03-25T12:31:10.08
GU.POPM.HHE. ML:1.5 0.000156 0.32 AML other m 2023-03-25T12:31:10.87
IV.BDI.HHN. ML:1.8 0.000361 1.28 AML other m 2023-03-25T12:31:10.72
IV.BDI.HNN. ML:1.9 0.0003825 1.26 AML other m 2023-03-25T12:31:10.72
GU.MAIM.HHE. ML:1.0 0.000024481556800000002 0.896 AML other m 2023-03-25T12:31:16.97
GU.MAIM.HHN. ML:1.2 0.000043648850000000005 0.1792 AML other m 2023-03-25T12:31:16.41
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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