Terremoto di magnitudo ML 0.2 del 15-02-2023 ore 09:51:42 (UTC) in zona: 1 km SW Roaschia (CN)

Un terremoto di magnitudo ML 0.2 è avvenuto nella zona: 1 km SW Roaschia (CN), il

  • 15-02-2023 09:51:42 (UTC)
  • 15-02-2023 10:51:42 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2660, 7.4490 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Roaschia CN 1 107 107
Valdieri CN 4 935 1042
Entracque CN 5 774 1816
Robilante CN 6 2306 4122
Roccavione CN 6 2761 6883
Vernante CN 7 1178 8061
Moiola CN 8 234 8295
Borgo San Dalmazzo CN 8 12468 20763
Gaiola CN 8 582 21345
Roccasparvera CN 9 741 22086
Valloriate CN 10 109 22195
Rittana CN 10 109 22304
Vignolo CN 11 2600 24904
Boves CN 11 9835 34739
Limone Piemonte CN 13 1485 36224
Cervasca CN 13 5013 41237
Demonte CN 13 2003 43240
Bernezzo CN 14 4104 47344
Peveragno CN 15 5543 52887
Cuneo CN 16 56081 108968
Valgrana CN 17 786 109754
Caraglio CN 17 6836 116590
Aisone CN 19 248 116838
Monterosso Grana CN 19 505 117343
Beinette CN 19 3423 120766
Chiusa di Pesio CN 20 3676 124442

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a SW di Cuneo (56081 abitanti)
56 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
82 Km a W di Savona (61345 abitanti)
84 Km a S di Moncalieri (57294 abitanti)
92 Km a S di Torino (890529 abitanti)
93 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.2 2023-02-15
09:51:42
44.2663 7.4488 6 2023-02-15
10:01:18
Sala Sismica INGV-Roma 114453171
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-02-15 09:51:42 ± 0.17
Latitudine 44.2663 ± 0.0153
Longitudine 7.4488 ± 0.0088
Profondità (km) 6 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114453171

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1631
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 665
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 194
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1630.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 199
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.26
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04317
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.56747
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:0.2

Campo Valore
Valore 0.2
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114453171
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-02-15 10:01:18
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
GU.RORO.HHE. 2023-02-15T09:51:59.57 0.6 undecidable manual S 109 0.4685 50 -0.62 41
GU.MGRO.HHZ. 2023-02-15T09:51:55.90 0.3 undecidable manual S 131 0.3408 99 -0.13 71
GU.CANO.HHZ. 2023-02-15T09:51:54.91 0.6 negative manual P 96 0.5675 50 0.41 43
GU.GBOS.HHZ. 2023-02-15T09:51:53.68 0.6 undecidable manual S 95 0.2806 101 -0.06 48
GU.RORO.HHE. 2023-02-15T09:51:53.44 0.6 undecidable manual P 109 0.4685 50 0.63 40
GU.MGRO.HHZ. 2023-02-15T09:51:50.54 0.1 undecidable manual P 131 0.3408 99 0.14 94
GU.GBOS.HHZ. 2023-02-15T09:51:48.97 0.1 undecidable manual P 95 0.2806 101 -0.12 96
GU.STV.HHZ. 2023-02-15T09:51:46.59 0.3 undecidable manual S 256 0.0899 121 -0.18 74
GU.ENR.HHZ. 2023-02-15T09:51:45.62 0.6 undecidable manual S 211 0.0432 142 0.24 49
GU.ENR.HHZ. 2023-02-15T09:51:44.36 0.6 undecidable manual P 211 0.0432 142 0.1 50
GU.STV.HHZ. 2023-02-15T09:51:44.97 0.1 undecidable manual P 256 0.0899 121 -0.09 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
GU.ENR.HHN. ML:1.3 0.00032 0.84 AML other m 2023-02-15T09:51:46.74
GU.ENR.HHE. ML:1.4 0.00041600000000000003 0.26 AML other m 2023-02-15T09:51:46.77
GU.STV.HHE. ML:0.1 0.000021199125 0.1216 AML other m 2023-02-15T09:51:46.89
GU.STV.HHN. ML:0.2 0.000023943244999999998 0.1408 AML other m 2023-02-15T09:51:47.84
GU.GBOS.HHE. ML:0.3 0.0000093896335 1.2608 AML other m 2023-02-15T09:51:54.55
GU.GBOS.HHN. ML:0.0 0.000006890334499999999 1.056 AML other m 2023-02-15T09:51:54.02
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download