Terremoto di magnitudo ML 0.8 del 03-01-2023 ore 14:02:37 (UTC) in zona: Lattarico (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 0.8 è avvenuto nella zona: Lattarico (CS), il

  • 03-01-2023 14:02:37 (UTC)
  • 03-01-2023 15:02:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.4620, 16.1400 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lattarico CS 0 4013 4013
Rota Greca CS 2 1156 5169
San Benedetto Ullano CS 4 1555 6724
San Martino di Finita CS 4 1100 7824
Torano Castello CS 5 4614 12438
Cerzeto CS 6 1373 13811
Montalto Uffugo CS 6 19669 33480
Mongrassano CS 8 1607 35087
Cervicati CS 9 829 35916
Fuscaldo CS 11 8140 44056
San Vincenzo La Costa CS 11 2195 46251
San Marco Argentano CS 11 7424 53675
Guardia Piemontese CS 12 1911 55586
Luzzi CS 13 9396 64982
Fagnano Castello CS 13 3885 68867
San Fili CS 14 2719 71586
Bisignano CS 14 10203 81789
Paola CS 14 16013 97802
Rende CS 15 35338 133140
Santa Caterina Albanese CS 15 1222 134362
Rose CS 15 4373 138735
Acquappesa CS 16 1907 140642
Marano Marchesato CS 17 3553 144195
Malvito CS 17 1795 145990
Castrolibero CS 17 9894 155884
Roggiano Gravina CS 17 7208 163092
Castiglione Cosentino CS 18 2896 165988
Cetraro CS 18 10128 176116
Marano Principato CS 18 3180 179296
San Lucido CS 19 6047 185343
Santa Sofia d'Epiro CS 19 2628 187971
San Pietro in Guarano CS 20 3663 191634

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a NW di Cosenza (67546 abitanti)
56 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
73 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
95 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.8 2023-01-03
14:02:37
39.4618 16.1398 10 2023-01-03
14:12:07
Sala Sismica INGV-Roma 113281821
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-03 14:02:37 ± 0.05
Latitudine 39.4618 ± 0.0063
Longitudine 16.1398 ± 0.0082
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113281821

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 918
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 219
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 222
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 920.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 130
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.14
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.15738
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.42808
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:0.8

Campo Valore
Valore 0.8
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113281821
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-03 14:12:07
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
XE.MORMA.HNE. 2023-01-03T14:02:53.46 0.6 undecidable manual S 342 0.4281 50 0.31 46
IV.GRIS.EHZ. 2023-01-03T14:02:50.86 0.6 undecidable manual S 322 0.3552 50 -0.14 48
IV.CELI.HHZ. 2023-01-03T14:02:49.17 0.6 undecidable manual S 102 0.2905 50 0.08 50
IV.TDS.HHZ. 2023-01-03T14:02:47.74 0.6 undecidable manual S 38 0.2500 50 -0.14 49
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-03T14:02:46.51 0.6 undecidable manual S 165 0.2158 112 -0.16 50
XE.MORMA.HNE. 2023-01-03T14:02:46.44 0.1 undecidable manual P 342 0.4281 50 -0.18 95
IV.GRIS.EHZ. 2023-01-03T14:02:45.39 0.6 undecidable manual P 322 0.3552 50 0 50
IV.CELI.HHZ. 2023-01-03T14:02:44.33 0.3 positive manual P 102 0.2905 50 0.05 75
IV.CET2.HHZ. 2023-01-03T14:02:44.50 0.6 undecidable manual S 295 0.1574 119 -0.16 50
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-03T14:02:43.07 0.6 undecidable manual P 165 0.2158 112 0.19 49
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-03T14:02:43.11 0.3 positive manual P 138 0.2293 111 -0.07 76
IV.TDS.HHZ. 2023-01-03T14:02:43.62 0.6 undecidable manual P 38 0.2500 50 0.04 50
IV.CET2.HHZ. 2023-01-03T14:02:41.89 0.1 positive manual P 295 0.1574 119 0.17 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CET2.HHN. ML:1.4 0.000202 0.08 AML other m 2023-01-03T14:02:44.48
IV.CET2.HHE. ML:1.2 0.00013550000000000001 0.5 AML other m 2023-01-03T14:02:44.80
IV.CAR1.HHE. ML:0.9 0.000052449999999999994 0.66 AML other m 2023-01-03T14:02:46.28
IV.SPS2.HHE. ML:0.7 0.00002775 1.1 AML other m 2023-01-03T14:02:46.85
IV.SPS2.HHN. ML:0.8 0.0000329 1.64 AML other m 2023-01-03T14:02:47.13
IV.CAR1.HHN. ML:0.8 0.0000374 0.78 AML other m 2023-01-03T14:02:48.92
IV.CELI.HHE. ML:0.8 0.00002355 0.3 AML other m 2023-01-03T14:02:49.20
IV.CELI.HHN. ML:0.5 0.0000156 0.8 AML other m 2023-01-03T14:02:49.25
IV.GRIS.EHN. ML:1.1 0.00004125 1.76 AML other m 2023-01-03T14:02:51.92
IV.GRIS.EHE. ML:0.8 0.000027450000000000003 0.98 AML other m 2023-01-03T14:02:53.80
IV.TDS.HHE. ML:0.4 0.000014692964999999999 0.1984 AML other m 2023-01-03T14:02:47.74
IV.TDS.HHN. ML:0.6 0.0000205332565 0.16 AML other m 2023-01-03T14:02:47.76
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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