Terremoto (esplosione controllata) di magnitudo ML 1.9 del 22-01-2019 ore 11:29:07 (UTC) in zona: Costa Ligure centro occidentale (Savona)

Un terremoto (esplosione controllata) di magnitudo ML 1.9 è avvenuto nella zona: Costa Ligure centro occidentale (Savona), il

  • 22-01-2019 11:29:07 (UTC)
  • 22-01-2019 12:29:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.3100, 8.6590 ad una profondità di 0 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Tipo di evento: esplosione controllata.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Varazze SV 9 13251 13251
Cogoleto GE 9 9172 22423
Celle Ligure SV 10 5237 27660
Arenzano GE 11 11519 39179
Albisola Superiore SV 12 10163 49342
Albissola Marina SV 13 5487 54829
Savona SV 14 61345 116174
Stella SV 16 3009 119183
Mele GE 17 2725 121908
Vado Ligure SV 18 8336 130244
Bergeggi SV 18 1129 131373
Quiliano SV 20 7232 138605

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
14 Km a E di Savona (61345 abitanti)
25 Km a W di Genova (586655 abitanti)
67 Km a S di Alessandria (93943 abitanti)
75 Km a SE di Asti (76202 abitanti)
88 Km a NE di Sanremo (54807 abitanti)
89 Km a E di Cuneo (56081 abitanti)
96 Km a W di La Spezia (93959 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.9 2019-01-22
11:29:07
44.3103 8.6592 0 2019-08-22
08:24:55
Bollettino Sismico Italiano INGV 67275461
Rivista
Rev100
ML 1.9 2019-01-22
11:29:07
44.3208 8.6552 0 2019-01-22
11:41:54
Sala Sismica INGV-Roma 64852631
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2019-01-22 11:29:07 ± 0.13
Latitudine 44.3103 ± 0.0117
Longitudine 8.6592 ± 0.0101
Profondità (km) 0 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento controlled explosion
ID localizzazione 67275461

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1350
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 750
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 344
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1350.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.38
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.22483
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.77796
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 67275461
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2019-06-05 09:26:42

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 64852631
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2019-01-22 11:41:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
RD.PGF.BHZ. 2019-01-22T11:29:38.12 0.3 undecidable manual P 172 1.7780 38 -1.97 19
GU.TRAV.HHZ. 2019-01-22T11:29:33.38 0.3 undecidable manual P 332 1.3643 50 0.04 60
GU.RSP.HHZ. 2019-01-22T11:29:31.93 0.3 undecidable manual P 311 1.2959 50 -0.25 59
GU.PZZ.HHZ. 2019-01-22T11:29:29.18 0.3 undecidable manual P 281 1.1188 50 0.03 64
GU.BHB.HHZ. 2019-01-22T11:29:29.01 0.3 undecidable manual P 298 1.1233 50 -0.21 62
IV.MONC.HHZ. 2019-01-22T11:29:26.33 0.3 undecidable manual P 326 0.9236 50 0.53 60
GU.STV.HHZ. 2019-01-22T11:29:26.51 0.3 undecidable manual P 267 0.9560 50 0.15 65
IV.PLMA.HHZ. 2019-01-22T11:29:25.74 0.3 undecidable manual P 106 0.8948 50 0.43 62
GU.ENR.HHZ. 2019-01-22T11:29:25.09 0.3 undecidable manual P 265 0.8903 50 -0.15 66
FR.SAOF.HHZ.00 2019-01-22T11:29:25.16 0.3 undecidable manual P 248 0.8571 50 0.5 62
IV.IMI.HHZ. 2019-01-22T11:29:21.60 0.3 undecidable manual P 234 0.6799 50 -0.03 71
GU.MGRO.HHE. 2019-01-22T11:29:20.98 0.3 undecidable manual P 247 0.6664 50 -0.42 65
IV.MSSA.HHZ. 2019-01-22T11:29:20.33 0.3 undecidable manual P 89 0.6133 50 -0.17 70
GU.GBOS.HHZ. 2019-01-22T11:29:19.36 0.1 undecidable manual P 264 0.5900 50 -0.74 79
GU.ROTM.HHZ. 2019-01-22T11:29:19.70 0.3 undecidable manual P 338 0.5810 50 -0.25 69
GU.GORR.HHZ. 2019-01-22T11:29:18.62 0.1 undecidable manual P 56 0.5405 90 -0.58 85
GU.CANO.HHZ. 2019-01-22T11:29:14.67 0.1 positive manual P 251 0.3193 90 0.4 94
IV.QLNO.HHZ. 2019-01-22T11:29:12.68 0.1 undecidable manual P 274 0.2248 90 0.51 93
IV.GENL.EHZ. 2019-01-22T11:29:12.97 0.1 undecidable manual P 67 0.2419 90 0.42 95
GU.PCP.HHZ. 2019-01-22T11:29:12.44 0.1 positive manual P 341 0.2446 90 -0.18 100
IT.GNV.HGE. 2019-01-22T11:29:12.71 0.3 undecidable manual P 58 0.2293 90 0.43 71
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.QLNO.HHN. ML:1.4 0.000154 1.22 AML other m 2019-01-22T11:29:20.68
GU.CANO.HHN. ML:1.7 0.00021400000000000002 1.04 AML other m 2019-01-22T11:29:22.00
GU.PCP.HHE. ML:2.1 0.0008075 1 AML other m 2019-01-22T11:29:26.66
IV.QLNO.HHE. ML:1.5 0.0002 1.14 AML other m 2019-01-22T11:29:26.92
GU.ENR.HHE. ML:1.9 0.00008730000000000001 0.9 AML other m 2019-01-22T11:29:27.27
GU.PCP.HHN. ML:1.9 0.000486 0.92 AML other m 2019-01-22T11:29:27.59
GU.STV.HHE. ML:1.8 0.000052965 0.28 AML other m 2019-01-22T11:29:28.17
GU.PZZ.HHE. ML:2.3 0.00013394999999999998 0.74 AML other m 2019-01-22T11:29:30.46
GU.PZZ.HHN. ML:2.3 0.00015250000000000002 0.62 AML other m 2019-01-22T11:29:30.85
GU.CANO.HHE. ML:2.1 0.00047950000000000005 0.76 AML other m 2019-01-22T11:29:32.17
GU.GORR.HHN. ML:1.8 0.0001192 1.1 AML other m 2019-01-22T11:29:37.09
GU.GORR.HHE. ML:1.8 0.000121 1.14 AML other m 2019-01-22T11:29:41.57
GU.ROTM.HHN. ML:2.4 0.0005375000000000001 0.84 AML other m 2019-01-22T11:29:44.42
GU.ROTM.HHE. ML:2.3 0.000391 1.28 AML other m 2019-01-22T11:29:46.81
GU.ENR.HHN. ML:2.1 0.00012082545 0.9984 AML other m 2019-01-22T11:29:51.20
GU.STV.HHN. ML:1.7 0.000049000000000000005 0.98 AML other m 2019-01-22T11:29:55.13
GU.TRAV.HHN. ML:1.8 0.0000287 1.22 AML other m 2019-01-22T11:30:04.32
GU.TRAV.HHE. ML:1.8 0.0000307 0.8 AML other m 2019-01-22T11:30:06.30
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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