Terremoto (esplosione) di magnitudo ML 0.8 del 19-09-2018 ore 10:48:25 (UTC) in zona: Costa Toscana settentrionale (Massa Carrara, Lucca, Pisa)

Un terremoto (esplosione) di magnitudo ML 0.8 è avvenuto nella zona: Costa Toscana settentrionale (Massa Carrara, Lucca, Pisa), il

  • 19-09-2018 10:48:25 (UTC)
  • 19-09-2018 12:48:25 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.9730, 9.9460 ad una profondità di 0 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Tipo di evento: esplosione.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ameglia SP 10 4365 4365
Lerici SP 12 10228 14593
Portovenere SP 13 3630 18223
Ortonovo SP 15 8277 26500
Castelnuovo Magra SP 15 8415 34915
Sarzana SP 16 21976 56891
Arcola SP 16 10607 67498
Carrara MS 17 63133 130631
Massa MS 17 69479 200110
La Spezia SP 18 93959 294069
Forte dei Marmi LU 18 7510 301579
Fosdinovo MS 19 4883 306462
Montignoso MS 19 10323 316785
Vezzano Ligure SP 19 7356 324141

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a SW di Carrara (63133 abitanti)
17 Km a W di Massa (69479 abitanti)
18 Km a SE di La Spezia (93959 abitanti)
27 Km a W di Viareggio (62467 abitanti)
46 Km a NW di Pisa (89158 abitanti)
47 Km a W di Lucca (89046 abitanti)
55 Km a NW di Livorno (159219 abitanti)
78 Km a W di Pistoia (90315 abitanti)
93 Km a W di Prato (191150 abitanti)
94 Km a SE di Genova (586655 abitanti)
97 Km a SW di Parma (192836 abitanti)
97 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.8 2018-09-19
10:48:25
43.9732 9.9462 0 2018-09-19
11:00:32
Sala Sismica INGV-Roma 61102251
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2018-09-19 10:48:25 ± 0.58
Latitudine 43.9732 ± 0.0360
Longitudine 9.9462 ± 0.0237
Profondità (km) 0 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento explosion
ID localizzazione 61102251

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 4220
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1450
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 19
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4220.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 220
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.46
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.52520
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

ML:0.8

Campo Valore
Valore 0.8
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 61102251
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2018-09-19 11:00:32
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MGR.HHZ. 2018-09-19T10:50:06.18 3.0 undecidable manual Pg 16.120001 0
IV.ACER.HHZ. 2018-09-19T10:50:03.51 3.0 negative manual Pg 16.32 0
CR.ZAG.BHZ. 2018-09-19T10:49:54.96 3.0 undecidable manual Pg 20.879999 0
ST.ZIAN.EHZ. 2018-09-19T10:49:41.66 3.0 undecidable manual Sg 7.93 0
IV.IOCA.HHZ. 2018-09-19T10:49:39.14 3.0 positive manual Pg 7.04 0
IV.VIVA.HHZ. 2018-09-19T10:49:22.14 3.0 positive manual Pg 8.13 0
IV.BRES.EHZ. 2018-09-19T10:49:20.70 3.0 undecidable manual Pg 11.69 0
MN.TRI.HHZ. 2018-09-19T10:49:11.61 3.0 positive manual Pn -2.09 0
IV.NDIM.HNZ. 2018-09-19T10:48:59.75 3.0 undecidable manual Sn -0.28 0
TV.SF04.EHZ. 2018-09-19T10:48:56.80 3.0 negative manual Pg 1.37 0
GU.SATI.HHZ. 2018-09-19T10:48:55.50 3.0 negative manual Pn -3.7 0
IV.CNCS.HNZ. 2018-09-19T10:48:50.73 3.0 undecidable manual Pg 1.08 0
GU.GRAM.HHE. 2018-09-19T10:48:36.14 0.1 undecidable manual P 9 0.5252 90 -0.59 93
IV.MSSA.HHZ. 2018-09-19T10:48:34.86 0.1 undecidable manual P 318 0.4605 90 -0.44 99
GU.SARM.EHZ. 2018-09-19T10:48:33.83 0.6 undecidable manual P 57 0.3885 90 0.14 54
GU.MAIM.HHZ. 2018-09-19T10:48:33.61 0.6 undecidable manual P 98 0.3966 90 -0.27 52
MN.VLC.HHZ. 2018-09-19T10:48:33.61 0.6 undecidable manual P 59 0.3669 90 0.4 51
GU.CARD.HHZ. 2018-09-19T10:48:33.55 0.6 undecidable manual P 82 0.3885 90 -0.15 53
GU.EQUI.HHZ. 2018-09-19T10:48:31.10 0.6 undecidable manual P 38 0.2437 90 0.64 48
IV.PLMA.HHZ. 2018-09-19T10:48:27.93 0.1 positive manual P 319 0.1016 91 0.62 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.PLMA.HHN. ML:0.8 0.000097 0.3 AML other m 2018-09-19T10:48:29.81
IV.PLMA.HHE. ML:0.9 0.000126 0.88 AML other m 2018-09-19T10:48:30.75
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download