Terremoto (esplosione in cava) di magnitudo ML 1.7 del 30-03-2017 ore 08:31:57 (UTC) in zona: 8 km E Matera (MT)

Un terremoto (esplosione in cava) di magnitudo ML 1.7 è avvenuto nella zona: 8 km E Matera (MT), il

  • 30-03-2017 08:31:57 (UTC)
  • 30-03-2017 10:31:57 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6940, 16.6860 ad una profondità di 0 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Tipo di evento: esplosione in cava.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Matera MT 8 60436 60436
Laterza TA 12 15290 75726
Santeramo in Colle BA 13 26734 102460
Ginosa TA 14 22632 125092
Montescaglioso MT 16 9942 135034
Altamura BA 19 70396 205430

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a E di Matera (60436 abitanti)
19 Km a SE di Altamura (70396 abitanti)
46 Km a S di Bitonto (55540 abitanti)
50 Km a SW di Bari (326344 abitanti)
52 Km a W di Taranto (201100 abitanti)
57 Km a S di Molfetta (59874 abitanti)
63 Km a S di Bisceglie (55422 abitanti)
68 Km a SE di Andria (100440 abitanti)
68 Km a SE di Trani (56217 abitanti)
75 Km a E di Potenza (67122 abitanti)
78 Km a SE di Barletta (94814 abitanti)
91 Km a SE di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.7 2017-03-30
08:31:57
40.6943 16.6863 0 2018-01-10
09:55:05
Bollettino Sismico Italiano INGV 50627651
Rivista
Rev100
ML 1.9 2017-03-30
08:31:56
40.6782 16.6845 10 2017-03-30
08:59:21
Sala Sismica INGV-Roma 43140211
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2017-03-30 08:31:57 ± 0.09
Latitudine 40.6943 ± 0.0054
Longitudine 16.6863 ± 0.0083
Profondità (km) 0 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento quarry blast
ID localizzazione 50627651

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 690
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 600
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 240
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 690.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 100
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 5
Numero di fasi 5
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.18
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04766
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.30127
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 50627651
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2017-10-03 16:50:33

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 43140211
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2017-03-30 08:59:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.NOCI.HHZ. 2017-03-30T08:32:03.51 0.3 undecidable manual P 72 0.3013 90 -0.19 70
IV.AMUR.HHZ. 2017-03-30T08:32:02.05 0.1 undecidable manual P 344 0.2212 90 0.12 96
IV.MIGL.HHZ. 2017-03-30T08:32:01.47 0.1 undecidable manual P 244 0.2068 90 -0.12 97
IV.LTRZ.EHZ. 2017-03-30T08:32:00.06 0.3 undecidable manual P 132 0.1358 90 0.04 75
GE.MATE.HHZ. 2017-03-30T08:31:58.16 0.1 positive manual P 163 0.0477 91 0.11 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.AMUR.HHN. ML:1.3 0.0001256535 0.1984 AML other m 2017-03-30T08:32:07.00
IV.AMUR.HHE. ML:1.4 0.00018318919999999998 0.6208 AML other m 2017-03-30T08:32:10.29
IV.MIGL.HHN. ML:2.2 0.0010166908999999999 0.5824 AML other m 2017-03-30T08:32:12.36
IV.NOCI.HHN. ML:1.5 0.0001544721 0.4416 AML other m 2017-03-30T08:32:13.99
IV.MIGL.HHE. ML:2.0 0.0008274515 0.7168 AML other m 2017-03-30T08:32:13.98
IV.NOCI.HHE. ML:1.7 0.00021999395 0.7424 AML other m 2017-03-30T08:32:15.47
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
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QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download